Modena

Città fondata e nel 183 a.C. dai Romani, capitale del ducato degli Este e antica sede universitaria ed arcivescovile. Ospita un’importante sede dell’Accademia Militare dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri. In Piazza Grande spiccano la Ghirlandina e il Duomo che dal 1997 sono inclusi nella lista dei siti del patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Città che sorge tra due fiumi che ne caratterizzano il territorio e se dici Modena dici Lambrusco, La “lambrusca”, vite selvatica che già all’epoca del bronzo cresceva ai margini delle strade, dalle sue molteplici varietà, dal Sorbara con il suo aborto floreale che ne determina una scarsa produzione al Grasparossa che trae il nome dal colore rosso del rachide dei pedicelli localizzato sulle colline a Castelvetro al Salamino o di Santa Croce, nome della frazione di Carpi da cui sembra originare e perché la forma serrata e cilindrica del grappolo ricorda una salame, al Maestri al Lancellotta al Marani al Montericco…ma qui stiamo già entrando a Reggio Emilia. La cucina tipica di questo territorio è basata sul maiale e sui suoi derivati e richiede un vino frizzante per sgrassare la bocca e per regalare quell’equilibrio tra cibo e vino. Infatti salumi, cotechino, zampone, lessi e lenticchie richiamano la frizzantezza del lambrusco.